Descrizione
Il libro
Op Oloop è uno statistico finlandese che abita a Buenos Aires. Ha severamente impostato la propria vita al riparo delle certezze che soltanto i numeri gli garantiscono, plasmato il quotidiano sull’ossessione per il calcolo, ceduto a un’esistenza forgiata dalla disciplina. È drastico nei giudizi, esatto nelle lamentele, affabile nei modi, pronto alla vendetta quando ritiene di aver subito un torto. Svolge meticolosamente ogni capriccio della sua abitudine fino al 22 aprile 1934, quando una pressione esterna, impossibile da gestire con il solo aiuto della razionalità, prende il sopravvento sulla sua routine. Franziska, sua promessa sposa, lo attende alla festa di fidanzamento, ma un banale incidente in taxi gli impedisce di arrivare all’orario previsto. Il contrattempo è un’onda anomala che, nel sismografo emotivo di Op Oloop, rompe gli argini della sua identità fino a inabissare la perfezione del metodo nei meandri della psiche. Lo statistico si abbandona così a un’anarchia radicale, fa saltare ogni convenzione anche sociale di cui era stato fino a quel momento strenuo difensore. La follia inaspettata e totale di Op Oloop dà forma all’intreccio e al suo racconto, come se Juan Filloy volesse far intendere che la letteratura è tale soltanto quando tutte le inibizioni e le reticenze vengono finalmente accantonate.
Con uno stile vivido, un tono sempre allegro e un ritmo sostenuto, Filloy restituisce al lettore il racconto perfetto e minuzioso della follia di un uomo, rintracciando nella lingua e nella forma la chiave di volta di una narrazione che si fa polifonica, con note ora stridenti, ora più dolci, riuscendo comunque nell’impresa a cui arrivano in pochi: scrivere un’opera dalla melodia inconfondibile.
«La condizione umana impone compromessi inevitabili, dobbiamo rispettarli se non vogliamo cadere in errori psicomorali. Il nostro sistema endocrinologico non si accontenta di dogmi o consigli. Ha bisogno di amare».
Juan Filloy nacque nel 1894 a Córdoba, in Argentina, ma visse gran parte della sua vita nella vicina cittadina di Río Cuarto. Scrittore e giudice, nuotatore e arbitro di boxe, esordì nel 1930 con Periplo, una raccolta di cronache di viaggio a cui seguirono undici romanzi.
La sua opera è stata apprezzata e riconosciuta da autori come Juan José Saer, Jorge Luis Borges e Leopoldo Marechal, e ha esercitato un’influenza decisiva su Julio Cortázar.
Distribuiva i suoi libri soltanto tra gli amici fidati perché considerava gli editori interessati soltanto al guadagno.
Nonostante ciò venne candidato al Premio Nobel per la Letteratura. Nel luglio del 2000, quando morì, era riuscito nel suo intento: attraversare tre secoli.
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.